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Storia del teatro rinascimentale

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Anno accademico 2008/2009

Codice dell'attività didattica
S6113
Docenti
Prof. Roberto Alonge (Titolare del corso)
Prof. Roberto Tessari (Titolare del corso)
Corso di studi
laurea magistrale in teatro e arti della scena [f006-c203]
Anno
1° anno 2° anno
Periodo didattico
Primo semestre
Tipologia
Di base
Crediti/Valenza
10
SSD dell'attività didattica
L-ART/05 - discipline dello spettacolo
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Sommario insegnamento

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Obiettivi formativi

a. Il corso metterà a fuoco le caratteristiche essenziali della “commedia alla villanesca”, a partire dalla lettura dei due dialoghi di Ruzante sopra ricordati.
b. Il corso passerà in rassegna e analizzerà criticamente le testimonianze relative alla pratica materiale (organizzazione dell’allestimento, recitazione, scenografia, scenotecnica) dell’arte rappresentativa cinquecentesca, vagliandone i documenti illustrativi e le fonti teoretiche, con particolare attenzione ai contributi di Leone de’ Sommi e di Angelo Ingegneri.
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Risultati dell'apprendimento attesi

Esame orale
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Programma

Titolo del corso
a.    Ruzante, i dialoghi del “Parlamento” e di “Bilora”.
b.    Teoria e pratica della scena.

Programma d’esame
Testi richiesti:
1.    AA. VV., Storia del teatro moderno e contemporaneo, diretto da R. Alonge e G. Davico Bonino, vol. I, Torino, Einaudi, 2000 (pp. 5-191, 1067-1100, 1139-1162, 1207-1230). Si tratta dei saggi di Alonge sul teatro rinascimentale, di Tessari sulla Commedia dell’Arte, di Renzo Guardenti, Luigi Allegri e Isabella Innamorati su vari aspetti della scena del teatro del Cinquecento.
2.    Ruzante, Due dialoghi, a cura di Ludovico Zorzi, Torino, Einaudi, 2005.
3.    R. Tessari, Il teatro a Mantova tra 1563 e 1630: una mirabile galleria dell’effimero, in AA.VV., Gonzaga. La Celeste Galeria. L’esercizio del collezionismo, a cura di Raffaella Morselli, Milano, Skira, 2002, pp. 177-183

Avvertenze per l’esame
Il programma d’esame è lo stesso, per chi frequenta e per chi non frequenta. Chi frequenta è avvantaggiato perchè la lezione è di tipo interattivo, e dunque lo studente assimila più rapidamente.
Ai fini dell’esame è fondamentale leggere i testi teatrali, che sono oggetto di studio, cioè leggerli e rileggerli diverse volte. Non sono tanto importanti le informazioni sul testo quanto la capacità di sviluppare una riflessione critica sul testo. Se però il testo non è conosciuto a fondo, non è possibile sviluppare una siffatta riflessione critica.
Per quanto riguarda gli altri volumi non è facile dire come vadano studiati. Occorre cogliere gli elementi essenziali, ma il guaio è che non facile capire quali siano gli elementi essenziali. Si ha processo di acculturazione quando si riesce a distinguere, in un libro, ciò che è veramente importante, da ciò che è solo chiacchiera o fumo. È comunque da rifiutare il pregiudizio antinozionistico. Una serie di date sono fondamentali per ricostruire il filo di un discorso. Se in sede d’esame vi si chiede, ad esempio, di parlare della nascita della commedia nel Cinquecento, non potete fare a meno di sapere almeno questi nomi e queste date:
-    Commedie dell’Ariosto, allestite a partire dal 1508
-    Calandria del Bibbiena allestita nel 1513
-    Mandragola di Machiavelli attribuita intorno agli anni 1520
-    Ruzante attivo dagli anni Venti ai primi anni Trenta
-    Anonima Veniexiana attribuita agli anni 1535-38

Testi consigliati e bibliografia



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Ultimo aggiornamento: 07/04/2014 14:58

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